PERCORSO EAST MEDITERRANEAN – TRADIZIONE E REALTÀ DIGITALI

Questo secondo percorso coinvolge un’area geografica connotata da civiltà millenarie, da una forte identità culturale e da tradizioni profondamente radicate nella società.
L’itinerario di questa prima edizione di CRISOL coinvolgerà soltanto il Libano (Maqamat/BIPOD, Beirut), ma a partire dalle prossime edizioni, unirà territori apparentemente disomogenei, con cui non mancano, però, forti connessioni storiche e culturali: Armenia (High Fest, Yerevan) e Bulgaria (One Foundation, Plovdiv).

In questo periodo storico, in cui i processi di globalizzazione economica determinano profondi cambiamenti sociali e culturali, l’attaccamento all’identità culturale e alle tradizioni è spesso il tentativo di difesa attuato da ciascuna comunità per contenere gli effetti delle trasformazioni in corso. L’osservazione di tradizioni artistiche altre è una straordinaria opportunità per entrare in contatto con la ricchezza delle differenze in opposizione all’omologazione culturale.

All’interno di questo percorso gli artisti Antonio Savoia (Italia) e Stephanie Kayal (Libano), con l’intento di trasformare le attuali limitazioni causate dall’emergenza Covid in un’opportunità di ispirazione, svilupperanno un primo step di ricerca a distanza (ad agosto 2020), incontrandosi virtualmente online su una piattaforma digitale (Skype/Zoom). L’utilizzo di tale mezzo non sarà funzionale al mero scambio di contenuti e informazioni, ma verrà integrato nella drammaturgia finale, come svelamento della distanza che ha preceduto il loro incontro. Il mezzo digitale consentirà di abbattere la tradizionale unità aristotelica di spazio, tempo e luogo, introducendo i concetti di disgregazione dello spazio scenico unitario, di sfasamento temporale e di unità di azione. Incontrandosi online, condivideranno pensieri, visioni, materiale fotografico, idee e frammenti coreografici. In questa fase saranno seguiti da Giulio De Leo (Associazione Menhir / Talos Festival) e avranno alcuni incontri di feedback con Omar Rajeh e Mia Habis di Maqamat.
Nella fase successiva (a settembre 2020) Savoia e Kajal si incontreranno in Libano per avviare il processo di co-creazione in presenza. Lavoreranno nella dimensione tradizionale dell’incontro fisico e svilupperanno il concetto di celebrazione di tale momento, come momento catartico di riunione e guarigione. La drammaturgia finale vedrà una prima parte in presenza (scaturita da questa seconda fase) e una seconda parte virtuale (scaturita dalla prima fase a distanza). Tutor del periodo sarà Giulio De Leo che seguirà a distanza alcuni incontri di feedback.
Gli esiti di questo lavoro condiviso verranno successivamente presentati al pubblico in Italia (Talos Festival, ottobre 2020) e in modalità live streaming su una piattaforma digitale.